A continuación coloco algunos enlaces de entrevistas o declaraciones que el mismo padre Álvaro, el padre Luis Garza (vicario general), el padre Jesús María Delgado, director territorial de España, y otros padres, han ofrecido a diferentes medios de comunicación.
Apertura y dispobilidad para lo que nos pida el Papa, P. Jesús María Delgado, LC (27-abril-2010).
Entrevista del diario La Reppublica al padre Luis Garza Medina, LC (29-abril-2010).
Comunicado sobre las presentes circunstancias de la Legión de Cristo, (25-marzo-2010).
Entrevista de Ciro Gómez Leyva, periodista mexicano, al padre Álvaro Corcuera, LC. (20-abril-2010). La entrevista también se puede escuchar en este enlace.
Conferencia del padre Luis Garza, LC, en la universidad Francisco de Vitoria, en Madrid (23-abril-2010).
"Miramos hacia el futuro con gran confianza". Respuesta a un artículo publicado por el suplemento Crónica del diario español El Mundo. P. Jesús María Delgado, LC (12-abril-2010).
¿Cómo funciona la administración de la Legión de Cristo?. Entrevista con el administrador territorial de los Legionarios de Cristo en España (5-marzo-2010).
Cómo caminar en las aguas sin hundirse. Video testimonio del padre Evaristo Sada, LC, secretario general de la Legión de Cristo en el Encuentro de Juventud y Familia del Regnum Christi (2010).
Recientemente el padre Álvaro ha dado entrevistas para noticieros como el de Javier Alatorre (a la periodista Paloma Gómez Borrero), Joaquín López Dóriga (a la periodista Valentina Alazrraki), para prensa impresa como El Sol de México y a Sergio Sarmiento, en radio.
Por último, pongo el comunicado oficial que hoy (1 mayo de 2010) emitió la Sala de Prensa de la Santa Sede. El original oficial, de momento, sólo está en italiano. Después del texto en lengua italiana pongo la traducción que ha hecho COPE y, más abajo, una nota de prensa de la agencia ACI Prensa.
Texto en italiano:
1. Nei giorni 30 aprile e 1° maggio il Cardinale Segretario di Stato ha presieduto in Vaticano una riunione con i cinque Vescovi incaricati della Visita Apostolica alla Congregazione dei Legionari di Cristo (mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arcivescovo di Valladolid; mons. Charles Joseph Chaput, OFMCap., Arcivescovo di Denver; mons. Ricardo Ezzati Andrello SDB, Arcivescovo di Concepción; mons. Giuseppe Versaldi, Vescovo di Alessandria; mons. Ricardo Watty Urquidi, M.Sp.S., Vescovo di Tepic). Ad essa hanno preso parte i Prefetti della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato.
Una delle sessioni si è svolta alla presenza del Santo Padre, al quale i Visitatori hanno presentato una sintesi delle loro Relazioni, già anteriormente inviate.
Nel corso della Visita sono stati incontrati personalmente più di 1.000 Legionari e sono state vagliate diverse centinaia di testimonianze scritte. I Visitatori si sono recati in quasi tutte le case religiose e in molte delle opere di apostolato dirette dalla Congregazione. Hanno ascoltato, a voce o per iscritto, il giudizio di molti Vescovi Diocesani dei Paesi in cui la Congregazione opera.
I Visitatori hanno anche incontrato numerosi membri del Movimento "Regnum Christi", benché esso non fosse oggetto della Visita, in particolare uomini e donne consacrate. Hanno ricevuto anche notevole corrispondenza da parte di laici impegnati e di familiari di aderenti al Movimento.
I cinque Visitatori hanno testimoniato l’accoglienza sincera loro riservata e lo spirito di fattiva collaborazione mostrato dalla Congregazione e dai singoli religiosi. Pur avendo agito indipendentemente, sono giunti ad una valutazione ampiamente convergente e ad un giudizio condiviso. Essi hanno attestato di avere incontrato un gran numero di religiosi esemplari, onesti, pieni di talento, molti dei quali giovani, che cercano Cristo con zelo autentico e che offrono l’intera loro esistenza per la diffusione del Regno di Dio.
2. La Visita Apostolica ha potuto appurare che la condotta di P. Marcial Maciel Degollado ha causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, tali da richiedere un cammino di profonda revisione.
I gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti di P. Maciel, confermati da testimonianze incontrovertibili, si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso. Di tale vita era all’oscuro gran parte dei Legionari, soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da P. Maciel, che abilmente aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico.
Non di rado un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano del suo retto comportamento, nonché l’errata convinzione di non voler nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita.
3. Lo zelo sincero della maggioranza dei Legionari, emerso anche nelle visite alle case della Congregazione e a molte loro opere, non da pochi assai apprezzate, ha portato molti in passato a ritenere che le accuse, via via divenute più insistenti e lanciate qua e là, non potessero essere che calunnie.
Perciò la scoperta e la conoscenza della verità circa il fondatore ha provocato, nei membri della Legione, sorpresa, sconcerto e profondo dolore, distintamente evidenziati dai Visitatori.
4. Dai risultati della Visita Apostolica sono emerse con chiarezza, tra gli altri elementi:
a) la necessità di ridefinire il carisma della Congregazione dei Legionari di Cristo, preservando il nucleo vero, quello della "militia Christi", che contraddistingue l’azione apostolica e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l’efficientismo a qualsiasi costo;
b) la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità, che deve essere congiunta alla verità, per rispettare la coscienza e svilupparsi alla luce del Vangelo come autentico servizio ecclesiale;
c) la necessità di preservare l’entusiasmo della fede dei giovani, lo zelo missionario, il dinamismo apostolico, per mezzo di un’adeguata formazione. Infatti, la delusione circa il fondatore potrebbe mettere in questione la vocazione e quel nucleo di carisma che appartiene ai Legionari di Cristo ed è loro proprio.
5. Il Santo Padre intende rassicurare tutti i Legionari e i membri del Movimento "Regnum Christi" che non saranno lasciati soli: la Chiesa ha la ferma volontà di accompagnarli e di aiutarli nel cammino di purificazione che li attende. Esso comporterà anche un confronto sincero con quanti, dentro e fuori la Legione, sono stati vittime degli abusi sessuali e del sistema di potere messo in atto dal fondatore: ad essi va in questo momento il pensiero e la preghiera del Santo Padre, insieme alla gratitudine per quanti di loro, pur in mezzo a grandi difficoltà, hanno avuto il coraggio e la costanza di esigere la verità.
6. Il Santo Padre, nel ringraziare i Visitatori per il delicato lavoro da essi svolto con competenza, generosità e profonda sensibilità pastorale, si è riservato di indicare prossimamente le modalità di questo accompagnamento, a cominciare dalla nomina di un suo Delegato e di una Commissione di studio sulle Costituzioni.
Ai membri consacrati del Movimento "Regnum Christi", che lo hanno richiesto con insistenza, il Santo Padre invierà un Visitatore.
7. Infine, il Papa rinnova a tutti i Legionari di Cristo, alle loro famiglie, ai laici impegnati nel movimento "Regnum Christi", il suo incoraggiamento, in questo momento difficile per la Congregazione e per ciascuno di loro. Li esorta a non perdere di vista che la loro vocazione, scaturita dalla chiamata di Cristo e animata dall’ideale di testimoniare al mondo il suo amore, è un autentico dono di Dio, una ricchezza per la Chiesa, il fondamento indistruttibile su cui costruire il futuro personale e quello della Legione.
COMUNICADO DE LA SANTA SEDE
1. En los días 30 de abril y 1 de mayo, el cardenal secretario de Estado ha presidido en el Vaticano una reunión con los cinco obispos encargados de la Visita Apostólica a la congregación de los Legionarios de Cristo (mons. Ricardo Blázquez Pérez, arzobispo de Valladolid; mons. Charles Joseph Chaput, OFMCap., arzobispo de Denver; mons. Ricardo Ezzati Andrello SDB, arzobispo Concepción; mons. Giuseppe Versaldi, obispo de Alessandria; mons. Ricardo Watty Urquidi, M.Sp.S., obispo de Tepic). Han participado en ella los prefectos de la Congregación para la Doctrina de la Fe y de la Congregación para los Institutos de Vida Consagrada y las Sociedades de Vida Apostólica y el sustituto para los Asuntos Generales de la Secretaría de Estado.
Una de las sesiones tuvo lugar en presencia del Santo Padre, a quien los visitadores presentaron una síntesis de sus informes, ya enviados con anterioridad.
En el curso de la Visita se mantuvieron encuentros personalmente con más de 1.000 legionarios y se analizaron varios cientos de testimonios escritos. Los visitadores acudieron a casi todas las casa religiosas y a muchas de las obras de apostolado dirigidas por la congregación. Escucharon, oralmente o por escrito, el juicio de muchos obispos diocesanos de los países en los que la congregación trabaja. Los visitadores encontraron también a numerosos miembros del movimiento “Regnum Christi”, si bien éste no era objeto de la Visita, en particular hombres y mujeres consagradas. Recibieron igualmente una notable correspondencia de laicos comprometidos y de familiares adherentes al movimiento.
Los cinco visitadores han testimoniado la sincera acogida que se les ha reservado y el espíritu de activa colaboración mostrado por la congregación y los religiosos individualmente. Aún habiendo actuado con independencia, han llegado a una valoración ampliamente convergente y a un juicio compartido. Han atestiguado que han encontrado a un gran número de religiosos ejemplares, honestos, llenos de talento, muchos de ellos jóvenes, que buscan a Cristo con celo auténtico y que ofrecen toda su existencia por la difusión del Reino de Dios.
2. La Visita Apostólica ha podido comprobar que la conducta del P. Marcial Maciel Degollado ha causado serias consecuencias en la vida y en la estructura de la Legión, tales que requieren un camino de profunda revisión.
Los comportamientos gravísimos y objetivamente inmorales del P. Maciel, confirmados por testimonios incontrovertibles, se configuran, a veces, en auténticos delitos y manifiestan una vida carente de escrúpulos y de verdadero sentimiento religioso. De tal vida estaba a oscuras gran parte de los legionarios, sobre todo con motivo del sistema de relaciones construido por el P. Maciel, quien hábilmente supo crearse coartadas, obtener confianza y silencio de los que le rodeaban y reforzar el propio papel de fundador carismático.
No raramente un lamentable descrédito y alejamiento de cuantos dudaban de su recto comportamiento, así como la errónea convicción de no querer dañar el bien que la Legión estaba realizando, habían creado en torno a él un mecanismo de defensa que le hizo por mucho tiempo inatacable, haciendo por lo tanto bastante difícil el conocimiento de su verdadera vida.
3. El celo sincero de la mayoría de los legionarios, manifestado también en las visitas a las casas de la congregación y a muchas de sus obras, no por pocos muy apreciadas, ha llevado a muchos, en el pasado, a considerar que las acusaciones, a medida que se hacían más insistentes y se lanzaban aquí y allá, no podían ser más que calumnias.
Por ello el descubrimiento y el conocimiento de la verdad sobre el fundador ha provocado, en los miembros de la Legión, sorpresa, desconcierto y profundo dolor, evidenciados de formas distintas por los visitadores.
4. De los resultados de la Visita Apostólica se desprenden con claridad, entre otros elementos:
a) la necesidad de redefinir el carisma de la Congregación de los Legionarios de Cristo, preservando su núcleo verdadero, el de la “militia Christi”, que caracteriza la acción apostólica y misionera de la Iglesia y que no se identifica con el eficientismo a cualquier precio;
b) la necesidad de revisar el ejercicio de la autoridad, que debe conjugarse con la verdad, para respetar la conciencia y desarrollarse a la luz del Evangelio como auténtico servicio eclesial;
c) la necesidad de preservar el entusiasmo de la fe de los jóvenes, el celo misionero, el dinamismo apostólico, a través de una adecuada formación. De hecho, la desilusión acerca del fundador podría poner en cuestión la vocación y ese núcleo de carisma que pertenece a los Legionarios de Cristo y les es propio.
5. El Santo Padre desea asegurar a todos los legionarios y a los miembros del movimiento “Regnum Christi” que no se les dejará solos: la Iglesia tiene la firme voluntad de acompañarles y ayudarles en el camino de purificación que les espera. Éste comportará también afrontar sinceramente a cuantos, dentro y fuera de la Legión, han sido víctimas de los abusos sexuales y del sistema de poder que actuó el fundador: a ellos se dirige en este momento el pensamiento y la oración del Santo Padre, junto a la gratitud a cuantos de ellos, aún en medio de grandes dificultades, tuvieron la valentía y la constancia de exigir la verdad.
6. El Santo Padre, agradeciendo a los Visitadores el delicado trabajo que han realizado con competencia, generosidad y profunda sensibilidad pastoral, se reserva la indicación, próximamente, de las modalidades de este acompañamiento, empezando por el nombramiento de un Delegado suyo y de una Comisión de estudio sobre las Constituciones.
A los miembros consagrados del movimiento “Regnum Christi”, que lo han pedido con insistencia, el Santo Padre enviará un visitador.
7. Finalmente, el Papa renueva a todos los Legionarios de Cristo, a sus familias, a los laicos comprometidos en el movimiento “Regnum Christi”, su aliento en este momento difícil para la congregación y para cada uno de ellos. Les exhorta a no perder de vista que su vocación, surgida de la llamada de Cristo y animada por el ideal de testimoniar al mundo su amor, es un auténtico don de Dios, una riqueza para la Iglesia, el fundamento indestructible sobre el que construir el futuro personal y el de la Legión.
Nota informativa de la agencia ACI prensa:
La Santa Sede dio a conocer este mediodía (hora local) un comunicado tras el encuentro sostenido ayer y hoy en el Vaticano luego del fin de la Visita Apostólica a la Legión de Cristo. En el texto se señala los aspectos principales y las conclusiones de este proceso realizado desde julio de 2009 hasta mediados de marzo de este año. También presenta las primeras medidas decididas por el Papa Benedicto XVI como el próximo envío de un Delegado pontificio, la creación de una comisión para revisar las constituciones de la Congregación y el envío de un visitador apostólico a los miembros consagrados del Regnum Christi, movimiento laical de los legionarios.
Este comunicado se da a conocer tras la reunión con los cinco visitadores apostólicos: Mons. Ricardo Blázquez Pérez, Arzobispo de Valladolid; Mons. Charles Joseph Chaput, Arzobispo de Denver; Mons. Ricardo Ezzati Andrello, Arzobispo de Concepción; Mons. Giuseppe Versaldi, Obispo de Alejandría; y Mons. Ricardo Watty Urquidi, Obispo de Tepic, quienes han trabajando el 30 de abril y hoy 1 de mayo junto al Prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe, Cardenal William Levada, y al Prefecto de la Congregación para los Institutos de Vida Consagrada y las Sociedades de Vida Apostólica, Cardenal Franc Rodé, y el Sustituto para los Asuntos Generales de la Secretaría de Estado, Mons. Fernando Filoni.
El comunicado señala al comenzar que "una de las sesiones se desarrolló en presencia del Santo Padre, a quien los visitadores han presentado una síntesis de sus Relaciones (informes), enviadas ya anteriormente".
La Visita Apostólica
El texto explica que los visitadores apostólicos, durante el proceso llevado a cabo, se han reunido personalmente con más de mil legionarios y han recibido centenares de testimonios escritos. "Los visitadores han estado en casi todas las casas religiosas y en muchas de las obras del apostolado directo de la Congregación. Han escuchado, de voz y por escrito, el juicio de muchos obispos diocesanos de países en los que la Congregación trabaja".
Los visitadores, prosigue el comunicado, también "se han encontrado con numerosos miembros del movimiento Regnum Christi, pese a que eso no era objeto de la Visita, en particular con hombres y mujeres consagrados. Han recibido también mucha correspondencia de parte de laicos y familiares adherentes al movimiento".
Tras resaltar que los visitadores han sido bien acogidos por un gran número de religiosos "ejemplares, honestos, llenos de talento, muchos de los cuales son jóvenes que buscan a Cristo con auténtico celo y que ofrecen toda su existencia para la difusión del Reino de Dios", el texto se refiere a los efectos nocivos de la conducta del fundador de los legionarios, P. Marcial Maciel.
"La Visita Apostólica pudo comprobar que la conducta del P. Marcial Maciel Degollado ha causado serias consecuencias en la vida y la estructura de al Legión, al punto de exigir un camino de profunda revisión".
"Los gravísimos y objetivamente inmorales comportamientos del P. Maciel –prosigue el texto– confirmados por testimonios incontrovertibles, se configuran como verdaderos delitos y manifiestan una vida sin escrúpulos y sin auténtico sentimiento religioso. Esa vida estaba en la oscuridad para gran parte de los legionarios, sobre todo en razón del sistema de relaciones del P. Maciel, que hábilmente supo crearse coartadas, generar confianza, confidencia y silencio de los circundantes y reforzar el propio rol de fundador carismático".
Con frecuencia, continúa el comunicado, "un lamentable descrédito y alejamiento de cuantos dudaban de su recto comportamiento, así como la errada convicción de no querer afectar el bien que la Legión estaba realizando, habían creado en torno a él un mecanismo de defensa que lo hicieron durante mucho tiempo inatacable, generando como consecuencia que fuese muy difícil conocer su verdadera vida".
"El celo sincero de la mayoría de los Legionarios, surgido también en las visitas a las casas de la Congregación y a muchas de sus obras, muy apreciadas por no pocos, ha llevado a muchos en el pasado a considerar que las acusaciones, cada vez más insistentes y lanzadas aquí y allá, no podían ser más que calumnias. Por eso, el descubrimiento y el conocimiento de la verdad sobre el fundador ha provocado, en los miembros de la Legión, sorpresa, desconcierto y profundo dolor, distintamente evidenciado por los Visitadores".
Las medidas
El comunicado de la Santa Sede señala que, de los resultados de la Visita Apostólica se puede apreciar con claridad los siguientes elementos:
"La necesidad de redefinir el carisma de la Congregación de los Legionarios de Cristo, preservando el núcleo verdadero, aquel de la ‘militia Christi’, que distingue la acción apostólica y misionera de la Iglesia y que no se identifica con el eficientismo a cualquier costo.
La necesidad de revisar el ejercicio de la autoridad, que debe estar unida a la verdad, para respetar la conciencia y desarrollarse a la luz del Evangelio como auténtico servicio eclesial.
La necesidad de preservar el entusiasmo de la fe de los jóvenes, el celo misionero, el dinamismo apostólico, por medio de una adecuada formación. De hecho, la desilusión sobre el fundador podría poner en cuestión la vocación y aquel núcleo de carisma que pertenece a los Legionarios de Cristo y el suyo propio".
El texto también señala que el Papa Benedicto XVI quiere "asegurar a todos los Legionarios y miembros del movimiento Regnum Christi que no serán dejados solos: la Iglesia tiene la firme voluntad de acompañarlos y ayudarlos en el camino de purificación que los espera. Eso comportará también una confrontación sincera con cuantos, dentro y fuera de la Legión, han sido víctimas de los abusos sexuales y del sistema de poder creado por el fundador: a ellos va en este momento el pensamiento y la oración del Santo Padre, junto a la gratitud por cuantos de ellos, incluso en medio de grandes dificultades, han tenido el coraje y la constancia de exigir la verdad".
El Santo Padre, "al agradecer a los Visitadores por su delicado trabajo desarrollado con competencia, generosidad y profunda sensibilidad pastoral, se ha reservado indicar próximamente las modalidades de este acompañamiento, comenzando por el nombramiento de un Delegado suyo y de una Comisión de estudio de las Constituciones. A los miembros consagrados del movimiento Regnum Christi, que lo han solicitado con insistencia, el Santo Padre enviará un Visitador".
Finalmente, el Papa Benedicto XVI "renueva a todos los Legionarios de Cristo, a sus familias, a los laicos empeñados en el movimiento Regnum Christi, su aliento, en este momento difícil para la Congregación y cada uno de ellos. Los exhorta a no perder de vista que su vocación, resultado de la llamada de Cristo y animada por el ideal de testimoniar al mundo su amor, es un auténtico don de Dios, una riqueza para la Iglesia, el fundamento indestructible sobre el cual construir el futuro personal y el de la Legión".
A LOS SACERDOTES LEGIONARIOS DE CRISTO LES DIGO ANIMO SON PARTE DE LA OBRA DE DIOS Y NO DE UNA PERSONA, USTEDES CON SU TESTIMONIO REAL Y NO CREADO,SON LOS QUE HAN LOGRADO QUE ESTA CONGREGACION SE CADA VEZ MAS GRANDE Y MEJOR, ENTIENDO SU PENA Y ME UNO EN ORACION A USTEDES, SIGAN TRABAJANDO COMO LO SABEN HACER PARA ACERCAR MAS ALMAS A DIOS NUESTRO SEÑOR
ResponderEliminarOSCAR LOPEZ, MEXICO.
ResponderEliminarhecos@hotmail.com
Queridos Legionarios y miembros del RC:
ResponderEliminarAquí está el Santo Padre, la Iglesia, que no deja solos a sus hijos.
¡Dios los bendiga!
Estimados en Cristo , Padres Legionarios , Señoritas Consagradas y Consagrados. Permanezcan unidos LOS NECESITAMOS!!!!!!!!
ResponderEliminarDios está con Ustedes, sigan trabajando por la extensión del Reino, sigan guiándonos, sigan dando ejemplo de trabajo y amor a Cristo y las almas
La obra trasciende la figura del fundador porque es una obra de Dios y quienes pertenecemos al Movimiento Regnum Christi lo tenemos claro.
ResponderEliminarMis oraciones están con todos los que estamos en esta gran congregación, esperemos que sigamos adelante y le pido a la Virgen de Guadalupe que interceda por nosotros
ResponderEliminarAmigos!
ResponderEliminarNeste momento é que se expressa nossa confiança verdadeira na Igreja Apostolica Romana.
Meu ato de fé tem sido baseado meditando no seguinte:
“Roma locuta, causa finita"
(Td.: "Roma falou; encerrada a questão”).
Como nossa própria Mãe, a Igreja sabe o que é melhor para nós e o Santo Padre, nosso Pai, Amigo e Educador saberá por onde conduzir-nos.
Confiar, confiar e trabalhar! Fazer acontecer o Reino de Cristo já aqui ao nosso redor.
PRCAGD!
Es más fácil decir sí a la vocación que hemos sido llamados cuando no hay sufrimiento , más cuando hay adversidad... ¿quién se apunta para continuar diciendo el SÍ incondicional?
ResponderEliminarComo dicen "La palabra agua no moja" movamos nuestra voluntad, sólo aquellos que están en el centro del corazón de Cristo, arraigados en el amor a Él, con recta intención hacia la misión, sólo en la fe y en el verdadero amor, se arrebasa el cumplimiento leal hacia la vocación que Dios nos pide, sólo con esas agallas se continua.
Sigamos confiando en la misericordia y la generosidad de Dios, confiemos en el amor de nuestra iglesia, Cristo está con nosotros, y lo demuestra presentándonos a su vicario en la tierra, el Papa Benedicto XVI, quien nos muestra el camino a seguir, camino aunque al parecer de "dolor", también es de mucho amor y humildad; y si Cristo caminó de ese modo, nosotros también tendremos que seguir sus huellas y con mucho entusiasmo pues vamos copiando sus pasos.
Recordemos "No hay rosa sin espinas" pero que hermosa es la rosa...
Diana Mtz
Deseo que este proceso ayude a los miembros del Rignum Cristi a centrar sus esfuerzos a Dios directamente y no a un ser humano falible y racional. A los que justificando y defendiendo al Fundador creen que hacen bien a la Iglesia, pido que reflexionen y dejen actuar al Papa obedeciendo sus ordenes.
ResponderEliminarAna , Monterrey